Un altro grande Maestro del passato che ha lasciato il segno nel mondo bandistico è stato Giovanni Orsomando. Le sue notissime marce sinfoniche ancora oggi vengono eseguite nelle piazze di tutt’Italia. Nella nostra galleria di grandi Maestri non poteva perciò mancare la sua brillante e intramontabile figura.
Giovanni Orsomando è nato a Casapulla (Caserta) il 29 dicembre 1895 da Salvatore Orsomando e Fortunata Baia. Fu il padre, clarinettista nella banda di Casapulla ad avviarlo in tenera età alla musica con lo studio del clarinetto. Con la crescita Giovanni Orsomando mostrò attitudine e passione per il pentagramma e la composizione. Dopo la pubertà inizio a studiare al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. Qui ebbe come insegnanti Francesco Cilea, Camillo De Nardis, Raffaele Caravaglios.
Nel 1915 Orsomando dovette interrompere gli studi di Conservatorio a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. Negli anni del conflitto Giovanni Orsomando continuò comunque a suonare il clarinetto e divenne primo strumentista del 77° Reggimento Fanteria dell’Esercito Italiano di stanza a Brescia. Dopo circa una anno in qualità di ufficiale sottotenente organizzò una banda di ben 60 esecutori presso il 117° Reggimento Fanteria di stanza in provincia di Venezia. Una volta conclusa la guerra Orsomando, quindi, riprese gli studi interrotti presso il conservatorio di Napoli dove si diplomò nel 1922 in composizione e strumentazione per banda. Inziò poi le prime esperienze sul podio prima con la banda di Sturno, paesello che oggi conta 2700 abitanti in provincia di Avellino e poi con quella di Casapulla. Con queste bande tenne numerosi concerti. Nel 1924 sposò Marianna Natale dalla quale ebbe 7 figli tra cui Nicoletta, scomparsa il 21 agosto 2021, celebre volto della Rai ed una delle prime annunciatrici della tv di stato meglio conosciute come “Signorine Buonasera”.
Nel 1925 passò a dirigere il concerto bandistico di Lavello (Potenza).Il lavoro di direttore e concertatore di banda spinse Orsomando a comporre numerose marce sinfoniche e altri componimenti musicali che ancora oggi sono considerati veri e propri capolavori per l’organico bandistico e sono in repertorio a numerose bande italiane: “Annina”, dedicata alla moglie, “Cuore Abbruzzese” che approdò, non si sa come, in Medio Oriente e fu eseguita tra entusiastici consensi, “Fra Rose E Spine”, “Anima Festosa”, “Pupetta Innamorata”, “Gaia”, “Verolana” “Zagara”, dedicata ai figli, e tantissime altre. In totale si contano oltre 120 composizioni firmate da Giovanni Orsomando.
Nel 1938 Giovanni Orsomando ricevette l’incarico di dirigere la Banda Presidiaria della Milizia di Roma. Il Maestro Casertano così portò l’organico militare a livelli eccellenti e ne trasse beneficio anche la sua fama di grande maestro e compositore. Nel 1945 a Firenze, durante il “Maggio Musicale Fiorentino” la principessa Maria Josè del Belgio che nel 1930 si era unita in matrimonio con Umberto Di Savoia che fu Re per un solo mese nel 1946, rese personalmente omaggio al compositore di Casapulla.
Caduto il regime fascista nel 1943 la Banda della Milizia si sciolse e Giovanni Orsomando conobbe la dura realtà della disoccupazione. Un nuovo lavoro gli venne offerto a Caserta dove tornò a dirigere, comporre e insegnare musica con entusiasmo ma l’anno dopo tornò a Roma per ricongiungersi definitivamente con la famiglia. Si dedicò in particolare alle composizioni ed insegnò composizione e strumentazione per banda. A Roma diresse anche la Banda della Provincia di Roma. Nel 1975 venne insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana quale componente autorevole della consulta artistica italiana. Si è spento a Roma il 26 settembre 1988. Il Comune di Casapulla gli ha dedicato una via nel 2000.
A Giovanni Orsomando sono stati anche intitolati i complessi bandistici di Casalpusterlengo (Lodi) e di Rionero In Vulture (Potenza) con annessa scuola di musica.
Fabrizio Carcagni