Tra i grandi Maestri che hanno punteggiato il firmamento del cielo bandistico in passato, un posto di primo piano spetta anche a Vincenzo Alise. La sua biografia ci dà l’idea del grande amore per la musica e per la banda in particolare, essendo stato egli prima strumentista e poi, costretto a lasciare lo strumento ed a svoltare verso una brillante carriera di direttore, concertatore, compositore di musica per banda ed insegnante.
VINCENZO ALISE LA BANDA CE L’AVEVA NEL CUORE, NELL’ANIMA, NEL SANGUE.
Vincenzo Alise è nato a Marigliano (Napoli) il 21 giugno 1921. Ad avviarlo alla musica in tenera età, quando iniziò a prendere confidenza con uno srumento, infatti, aveva solo 8 anni, fu il padre Gerardo Alise, valente falegname che suonava il corno nella banda municipale di Marigliano. A 16 anni Vincenzo Alise cominciò a suonare il flicorno sopranino, dopo aver seguito le lezioni impartitegli dal capobanda di Marigliano Giovanni Sena, anche come solista, in alcune bande tra cui quella di Marigliano. Fu sottoposto a contratto dalle bande pugliesi di Gioia Del Colle (Bari) diretta dal Maestro Carmelo Preite
e da quella di Squinzano (Lecce) diretta dal Maestro Gennaro Abbate
e ben presto, data la sua giovane età e l’ammirevole tecnica per lui venne usata spesso la locuzione “enfant prodige”. Alise proseguì l’attività concertistica fino al 1938. A causa degli enormi sforzi a cui aveva sottoposto le sue giovani fibre, per eseguire alla perfezione i brani in cui svolgeva il ruolo di solista di flicornino, fu costretto, però a smettere. Durante il servizio militare svolto a Genova fu flicornino di spalla nella banda del presidio militare del XV Corpo d’Armata sotto la direzione del Maestro Adolfo Di Zenzo. In quel periodo iniziò a comporre e così vide la luce una marcia per piccola banda “L’allegro consegnato”.
Nel 1939 conseguì il diploma inferiore di composizione al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Nel 1940 conseguì, invece, il diploma in composizione e strumentazione per banda e il compimento inferiore di pianoforte, nel frattempo proseguì gli studi di composizione col maestro Rodolfo Cicionesi,
autore dell’omonimo metodo di apprendimento, per corrispondenza, svoltando così definitivamente la sua carriera artistica da strumentista solista di flicornino a direttore e concertatore. All’età di 27 anni ricevette l’incarico di dirigere la banda di Cicciano (Napoli), altro centro a Nord del capoluogo campano, con la quale ottenne i primi successi in qualità di Maestro. Successivamente, Alise varcò i confini regionali per approdare sul podio della banda di Sora (Frosinone).
La parentesi laziale servì molto ad Alise anche per comporre musica bandistica. Altre due esperienze importanti furono quelle, poi, in Abruzzo prima a L’Aquila e poi a Lanciano (Chieti), patria di grandi bande. Nel 1967 conseguì a Firenze l’abilitazione all’insegnamento della musica e del canto corale. Alise diresse poi complessi bandistici a Pietrastornina (Avellino), Montefalcione (Avellino), Montemaggiore-Formicola (Caserta), Bracigliano (Salerno). Il suo approdo in Puglia, terra di rinomati complessi bandistici, quindi, rappresentò l’apoteosi del successo personale e delle bande da lui dirette. In primo piano nell’organizzare le stagioni concertistiche c’erano le prove prestagionali che le sue bande affrontavano per oltre venti giorni consecutivamente prima dell’inizio di ogni stagione. Vincenzo Alise faceva effettuare le prove per classi strumentali ottenendo così il meglio dai suoi strumentisti. In terra pugliese Alise ha diretto la banda a Castellana Grotte (Bari) Foggia, Manduria (Taranto), San Giorgio Jonico (Taranto), Squinzano (Lecce), Noci (Bari) e Ceglie Messapica (Brindisi). In quest’ultimo centro, caratterizzato da un ameno territorio con grotte carsiche, trulli, masserie e uliveti secolari, che oggi sfiora i 20mila abitanti, nel 1975 gli fu affidato l’incarico di formare una nuova banda. Incarico arrivatogli da alcuni facoltosi commercianti, imprenditori e appassionati della musica bandistica con a capo il commerciante Rocco Leporale. Il comitato costituente volle ribattezzare anche sui manifesti che reclamizzavano il complesso bandistico appena costituito, la propria cittadina come “La nuova Salisburgo musicale della Puglia”.
Il complesso allestito personalmente da Alise fu di ottimo livello e finì per contrapporsi all’altro complesso cittadino già esistente e diretto dal Maestro Gioacchino Ligonzo.
Tra i due complessi nacque così una sana rivalità che scatenò pure un grande tifo per questa o quella banda. In occasione della costituzione della banda diretta da Alise, il Maestro mariglianese compose la marcia “La Familiare” traendo il titolo dal nome dell’esercizio commerciale del fondatore della banda Rocco Leporale. Un’altro complesso bandistico di buon livello fu diretto da Vincenzo Alise a Mercato San Severino (Salerno).
Oggi la banda del centro salernitano porta il suo nome. Vincenzo Alise, può considerarsi un musicista a tutto tondo dedito esclusivamente alla musica bandistica. Usava dirigere in cassarmonica senza l’ausilio della partitura e, molto originale, era anche il modo in cui teneva la bacchetta. Vincenzo Alise si è spento a Gesualdo, piccolo centro dell’avellinese, il 21 luglio 1996, all’eta di 75 anni.
Ha composto una ventina di marce sinfoniche tra cui ricordiamo: Grido D’Amore, La Familiare, La Caccia, Grotte Di Castellana, Centofantiana, Montefalcione Irpina.
Ha composto pure danze per banda e danze campestri. Numerose, infine, le sue trascrizioni per banda.
Fabrizio Carcagni