L’Associazione culturale e musicale “Stesicorea Scordia” col patrocinio dell’assicazione bande italiane autonome delle sezioni regionale di Sicilia e provinciale di Catania e col patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Scordia (Catania), ha indetto la prima edizione di due concorsi internazionali per banda, in memoria del M° Vito Salvatore Monitto (1908-1981). Il “Concorso Internazionale Bandistico di esecuzione” e il “Concorso Internazionale di composizione” vedrà quindi alla ribalta compositori ed esecutori di buon livello artistico. I dettagli dei concorsi si possono consultare sul sito internet https://www.bandastesicoreascordia.com.
Scordìa, Comune di poco più di 16mila abitanti in provincia di Catania, ha dato i natali al M° Vito Salvatore Monitto grande musicista, polistrumentista ma soprattutto brillante compositore di musica per organico bandistico. La sua vena compositiva ha dato alla luce un numero enorme di marce: più di 850 tra cui marce sinfoniche, militari, caratteristiche, funebri, oltre ad un numero imprecisato di valzer, polke, mazurche, tanghi ed altre composizioni di diverso genere. Tra brani più noti e più suonati sia in Sicilia che in altre parti d’Italia ci sono le marce sinfoniche “Piccola Innamorata” del 1954, “Gioia” del 1957, “Giustizia” del 1945, “L’Asino Sapiente” pure del 1945, “La Bella Primavera” del 1981 e le marce funebri “Venerdì Santo” del 1957, “Dolore” del 1966, “Lacrime” del 1974, “Estremo Dolore” del 1958. Le marce di Monitto, inoltre sono state utilizzate per musicare alcune scene della serie televisava Rai “La Piovra 9” del 1997 e del film-tv “Paolo Borsellino” del 2004. Scordia è anche la città natale dei Maestri Domenico e Rocco Trichini, padre e figlio, entrambi alla guida della banda, tra i più prolifici e apprezzati compositori di banda del ‘900 scordiense, di Salvo Gangi, compositore contemporaneo di musica per coro che sta raccogliendo un successo dopo l’altro in ambito internazionale,
Paolo Buonvino, altro compositore contemporaneo, ex assistente musicale di Franco Battiato, del quale è ben noto il contributo della sua musica in ambito cinematografico. Scordia, quindi è da considerare una fucina di talenti artistici e la grande varietà di eccellenze che spiccano nei rispettivi ambiti, ne è la conferma. Il concorso di composizione le cui iscrizioni avranno termine il 31 luglio, si divide in due categorie: la categoria A, per le marce sinfoniche, da concerto e i pasodoble; la categoria B, per le marce da parata. La giuria, presieduta dal compositore olandese e autore di brani per banda e orchestra di fiati Jacob De Haan,
di cui fanno parte anche il M° Luigi Sollima, docente al Conservatorio Musicale “Alessandro Scarlatti di Palermo, flautista e docente in vari seminari di composizione e direzione d’orchestra e il M° Mirko Caruso, clarinettista e direttore d’orchestra, vincitore dell’ultima edizione del concorso “La Bacchetta d’Oro” di Frosinone, selezionerà le cinque marce finaliste per ogni categoria che verranno eseguite nella serata di premiazione prevista per il 30 settembre. Alle esecuzioni seguirà la consegna dei premi ai vincitori.
Il concorso di esecuzione musicale di marce è invece in un’unica categoria con ultima data utile per le iscrizioni il 7 agosto. Dodici bande competeranno nell’esecuzione di un brano d’obbligo: la marcia sinfonica “Annina” di Giovanni Orsomando; nell’esecuzione di una marcia di Salvatore Monitto a scelta tra le dieci che verranno spedite all’atto dell’iscrizione, e con una marcia a libera scelta, per un totale di venti minuti effettivi di musica. I premi previsti per questa competizione hanno un valore di 2mila euro più trofei e diplomi. E’ previsto anche un premio speciale intotolato al celebre compositore di origini casertane ma romano d’adozione Giovanni Orsomando tra i più prolifici autori per organico bandistico, per la migliore esecuzione del brano d’obbligo. Il concorso di esecuzione si svolgerà a Scordia, domenica 1 ottobre, presso il Cinema Metropol.
-< Le competizioni da sempre rappresentano un momento di crescita collettiva – sostiene il direttore artistico della manifestazione, M° Rocco Gabriele La Magna – esse ci dicono a che punto siamo, indicano la strada da percorrere, tracciano gli obiettivi e sono il bilancio del nostro operato. E’ dunque una visione più ampia, a tratti spersonalizzata, ad avere influenzato la scelta di questo impegno. A questo si aggiunge la necessità di valorizzare il patrimonio musicale di un compositore locale che si è distinto per la gran quantità di produzioni per banda. Non è stato difficile trovare il minimo comune denominatore fra queste due componenti. La giuria del concorsi e composta da musicisti di chiara fama ed esperti del panorama bandistico nazionale e internazionale – prosegue La Magna – questi e tutta la comunità di Scordia aspetta con ansia ed entusiasmo lo svolgimento dei concorsi e le esecuzioni dal vivo. Scordia ha una lunga tradizione bandistica e oggi vanta numerose realtà culturali e musicali impegnate nella formazione. E’ dalla sinergia di questo incessante lavoro di educazione alla bellezza delle arti che nasce la sfida culturale dei prossimi anni, e la banda in questo senso non può e non deve rinunciare alla sua grande funzione aggregativa.
L’esigenza di aprire la città e gli spazi del centro storico ai musicisti provenienti da ogni parte, rappresenta la volontà di consegnare agli occhi di tutti, i luoghi in cui il talento artistico dei compositori è germogliato e si è formato. Gli ambienti, le mura, i palazzi, come testimonianza del passato, possono ancora dire tanto.
Chissà che non illuminino qualche altro compositore giunto qui per l’occasione. Entusiasmo e confronto, – aggiunge ancora Rocco Gabriele La Magna – sono due ingredienti necessari per la crescita culturale di un popolo. Vale per la bande in competizione, per i compositori, quanto per la giuria, il cui compito sarà quello di emettere un giudizio in armonia con le valutazioni dei singoli membri che la compongono. Voglio sperare che questi eventi possano animare il lavoro dei direttori, spesso demotivati dal contesto in cui operano e dalle poche possibilità di crescita che vengono loro date.
Vorrei – conclude La Magna -che emerga il concetto di “insieme” nelle bande. Spesso si commette l’errore di pensare che a fare grande una banda sia il supporto dei professionisti esterni al gruppo costituito. I risultati più importanti, invece, li ottengono i gruppi affiatati, quelli che gioiscono e soffrono insieme, quelli che affrontano percorsi condivisi, quelli che nelle fasi di preparazione di un evento non perdono di vista l’obiettivo e lavorano a pieno ritmo con le stesse motivazioni>-.
Mimmo Quarta