Si è chiusa da pochi giorni la 28.a edizione di “Bandalarga Puglia Festival” di Conversano (Bari), una manifestazione musicale longeva ed attesa nella città pugliese patria di grandi bande musicali. L’edizione appena conclusa ha messo in primo piano il ruolo salvifico della musica riassunto dallo slogan “Peace, Love And Music” sullo sfondo della colomba opera di Pablo Picasso, simbolo di pace e concordia. Al Maestro Angelo Schirinzi, direttore artistico del Bandalarga Festival nonchè direttore della Grande Orchestra Di Fiati “Gioacchino Ligonzo” di Conversano abbiamo chiesto un bilancio dell’itinerario artistico dell’edizione 2023 della manifestazione che ha messo in fila ben 18 appuntamenti, tutti di rilievo.
-<E’ stato un percorso positivo – sottolinea il M° Angelo Schirinzi – un festival ricercato in tutte quelle che sono le peculiarità della nostra tradizione musicale bandistica. Per ogni edizione cerchiamo di includere in cartellone tutti i vari aspetti della banda musicale, da quella tradizionale alle brass band, alle big band, alle orchestre, in modo da avere un ventaglio a 360 gradi sul panorama bandistico>. Una delle serate del festival musicale pugliese è stata dedicata alla figura di un grande direttore di banda: Gioacchino Ligonzo (1910-1992), che ha rappresentato per il mondo bandistico pugliese e meridionale mito e storia di tanti complessi bandistici.
-<E’ stato un gran pregio aver avuto nelle nostre bande un musicista come Ligonzo – dice in proposito Angelo Schirinzi – Egli è stato capace di proseguire la tradizione musicale del passato, aprendola alle nuove generazioni, innovandola ed ereditando il lascito culturale di altri grandi musicisti come Giuseppe Piantoni, Ernesto e Gennaro Abbate, Paolo Falcicchio.
Ha avuto il merito, insomma, di far conoscere più da vicino questo grande patrimonio del passato. Noi lo abbiamo voluto ricordare con un concerto dedicato interamente a lui perchè l’anno scorso cadeva il trentennale della sua scomparsa e causa problemi legati alla pandemia non abbiamo potuto organizzare un concerto del genere. Nella serata dedicata a Ligonzo quest’anno, invece, abbiamo eseguito, alla presenza di una delle figlie, Giusi Ligonzo, due pagine musicali che hanno caratterizzato, insieme a tante altre, la figura del M° Gioacchino Ligonzo: un sunto dalla “Manon Lescaut” di Puccini e dal “Mefistofele” di Boito.
Nella stessa occasione abbiamo anche voluto ricordare – aggiunge Scirinzi – un’altra figura speciale per la storia della banda di Conversano legata allo stesso Ligonzo: Vito La Selva, impresario di concerti bandistici che per tanti anni ha organizzato le bande a Conversano e non solo, dando un contributo enorme alla diffusione e promozione della banda>. il festival “Bandalarga” si è chiuso con la rappresentazione in forma semiscenica dell’opera “Il Trovatore” di Verdi”.
Apprezzato anche l’appuntamento con il concerto della banda Città di Francavilla Fontana (Brindisi) diretta dal M° Ermir Krantja.
La rassegna è tra le più importanti manifestazioni italiane che si occupano del settore musicale bandistico e non soltanto. Abbiamo voluto concludere l’incontro con il direttore artistico Angelo Schirinzi mettendo nel mirino i possibili programmi per la prossima edizione del 2024. -<Nel ’24 ci sarà il centenario della morte di Giacomo Puccini – replica il direttore artistico di “Bandalarga” – quindi avremo un’attenzione particolare verso questo grande musicista italiano. Da pucciniano non posso esimermi, perciò, dall’organizzare un giusto tributo per onorarlo. Abbiamo in cantiere, poi, buoni progetti e allo stesso tempo, però, non vogliamo perdere, all’interno del festival, la presenza del concorso di composizione di marce sinfoniche per banda e gli appuntamenti con le brass band. Quest’anno abbiamo avuto il privilegio di ospitare l'”Italian Brass Band“.
Una delle più prestigiose riviste di brass music inglese ha dedicato un articolo al concerto dell’Italian Brass Band tenuto a Conversano per “Bandalarga”. Chiaramente – conclude Angelo Schirinzi – le nostre bande da giro rimarranno sempre in primo piano. La nostra aspettativa e richiesta è però quella che ci presentino concerti che vadano anche fuori dall’ambito tradizionale delle feste patronali>.
Antonio Martino