BANDALARGA PUGLIA FESTIVAL, UN SUCCESSO CRESCENTE PER 27 APPLAUDITE EDIZIONI. E’ arrivato così il riconoscimento da parte del Ministero per i Beni Culturali che ha inserito il festival quale destinatario di contributi del Fondo Unico per lo spettacolo del Governo italiano. Il bilancio dell’edizione 2022 con il direttore artistico Angelo Schirinzi che guarda al futuro con soddisfazione.

by Mimmo

Il M° Angelo Schirinzi direttore artistico di “Bandalarga”

27 edizioni di “Bandalarga”, il festival che si svolge a Conversano (Bari) cittadina che da decenni è in primo piano a livello nazionale per la passione e la cultura della banda, rappresentano un bilancio davvero lusinghiero per gli organizzatori dell’associazione musicale e culturale “Gioacchino Ligonzo” di Conversano, che nella varie stagioni si sono susseguiti nella programmazione di un evento musicale che guarda anche al futuro della musica ed in particolare di quella bandistica. Il festival è nato nel 1996 da un’idea di Gino Schirinzi e dell’associazione “Gioacchino Ligonzo” di Conversano. Fino al 1999 si trattava di una festa delle bande con la presenza di tre o quattro complessi bandistici tra i più prestigiosi del Sud. Nel 2000 il cambio di marcia ed il via ad un nuovo modello di raduno con in primo piano le contaminazioni musicali e l’affiancamento alle bande in rassegna con artisti e gruppi musicali di diversa estrazione. Nel 2003, infine, arriva il suggestivo nuovo titolo del festival “Bandalarga” con le collaborazioni di vari artisti di livello nazionale ed internazionale. Al termine dell’edizione 2022 abbiamo incontrato il M° Angelo Schirinzi, direttore artistico del festival conversanese che nell’edizione appena conclusa ha visto susseguirsi ben 12 appuntamenti che hanno polarizzato l’interesse di un numeroso pubblico e di tanti rappresentanti delle istituzioni ed addetti ai lavori del mondo bandistico.

il Maestro Angelo Schirinzi

-<Quella che si è appena conclusa – sottolinea il direttore artistico di Bandalarga Puglia Festival Angelo Schirinzi – è stata un’edizione molto particolare. Primo perchè ha segnato la ripresa del festival a certi livelli dopo due anni, e, credetemi, è stato molto duro organizzarla. Il pubblico con presenza e applausi ha ripagato il grande sforzo organizzativo.

le istituzioni bandistiche al centro dell’attenzione del festival

E’ stata una kermesse molto articolata poichè abbiamo voluto dare spazio ad alcune novità e focalizzare l’attenzione del pubblico e delle istuzioni verso un fenomeno che è tutto nostro qui al Sud: quello delle bande da giro. Abbiamo dedicato una delle due anteprime del festival ad un percorso artistico, ma anche culturale, sulla banda da giro.

bande da giro, interessante fenomeno

Abbiamo intitolato questo appuntamento “Allegro Marciabile” facendo ascoltare le musiche che più caratterizzano le bande da giro nostrane cioè le marce, ripercorrendo insieme al giornalista Antonio Lorusso

Antonio Lorusso giornalista

questo grande patrimonio artistico e allo stesso tempo grazie alla presenza di alcuni ospiti tra cui il direttore generale del dipartimento cultura della Regione Puglia dottor Aldo Patruno, il presidente nazionale dell’Associazione bande da giro M° Benedetto Grillo, il M° Vincenzo Anselmi docente di strumentazione per banda al Conservatorio Musicale “Nino Rota” di Monopoli, il M° Michele Milone docente di strumentazione per banda al Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia sezione di Rodi Garganico.

Aldo Patruno, direttore dipartimento cultura della Regione Puglia

Benedetto Grillo presidente dell’associazione nazionale bande da giro

 

il M° Vincenzo Anselmi, docente di strumentazione per banda

il M° Michele Milone, docente di strumentazione per banda

Abbiamo sviscerato le tematiche delle bande da giro anche in prospettiva della ormai imminente approvazione di una Legge Regionale Pugliese a tutela delle bande. In definitiva, grande soddisfazione per questa edizione del festival che con 12 serate è stato davvero impegnativo per noi organizzatori, ma la voglia di riprendere è stata tale che ci ha fatto valicare ogni ostacolo verso questo grande progetto musicale e soprattutto culturale>.

un’immagine del festival

L’edizione 2022 di “Bandalarga” ha visto una particolare attenzione verso la “Music On Street”. -<La banda ha avuto sempre – dice approfondendo gli aspetti di questo genere musicale il M° Angelo Schirinzi – la peculiarità di far ascoltare la sua musica per le strade e quindi ha avuto questa enorme funzione di veicolare la musica in paesi e città. E’ sempre stata promotrice e divulgatrice di musica. Normalmente chi vuol ascoltare un concerto si reca dove esso si svolge, la banda invece è essa stessa che va a cercare il pubblico. Perciò la “musica per strada” è fondamentale per la divulgazione della musica. Un’opportunità che altre formazioni musicali non hanno. Ecco perchè abbiamo voluto rimarcare questo aspetto. Portare la musica nelle case delle persone: è stata un’esperienza meravigliosa>.

in primo piano la Music On Street

altre immagini di Angelo Schirinzi

“Bandalarga” è uno dei festival musicali più importanti e longevi dell’intero panorama nazionale e si occupa del mondo bandistico e non solo, quindi per chiudere l’interessante incontro col direttore artistico del festival di Conversano gli abbiamo chiesto quali prospettive riserva il futuro a questa interessantissima manifestazione.

un’altra immagine del M° Angelo Schirinzi

-<Dopo 27 anni – sottolinea Angelo Schirinzi – abbiamo avuto un riconoscimento importante da parte del Ministero dei Beni Culturali: il festival e l’associazione “Gioacchino Ligonzo” sono entrati a far parte del Fondo Unico per lo spettacolo del Governo italiano. Un riconoscimento significativo per la storicità e l’aspetto artistico e culturale del festival. Ciò ci dà la speranza e la forza di proiettare la banda e il festival verso il futuro con delle programmazioni ancora più accurate e attente. Oltre ad organizzare il concorso nazionale per composizione di marce sinfoniche, un’altro aspetto sul quale puntiamo molto con borse di studio importanti per incentivare nuovi autori, vogliamo dare l’opportunità a tutte le bande da giro di mettersi in gioco e presentare nuovi programmi. Vogliamo, insomma, che il festival Bandalarga sia anche un trampolino di lancio per nuove sperimentazioni e nuove contaminazioni perchè la banda, ancora oggi, ha delle enormi potenzialità non del tutto espresse.

bande stabili tutto l’anno in futuro?

Spero, infine, che anche grazie al contributo del nostro e di altri festival le nostre bande da giro possano stabilizzarsi e fare programmazioni annuali non solo legate alle feste patronali ma ad un ambito più vasto e articolato che le renda fruibili per tutto l’anno. Il faro che con il nostro ed altri festival si è acceso sul mondo delle bande, mi auguro che serva a focalizzare sempre più l’attenzione delle istituzioni, dei comitati festa e del pubblico sul patrimonio culturale e di tradizione delle banda che non va utilizzata solo sotto l’aspetto folkloristico e “decorativo” degli eventi>.

Fabrizio Carcagni

 

la locandina del festival 2022

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