IL FESTIVAL BANDISTICO “A TUBO!” HA MANDATO UN INPUT AGLI APPASSIONATI : Rivitalizzare il settore nel rispetto della tradizione

by Mimmo

CATALDO CAPUTO, TENORE PUGLIESE DIRETTORE ARTISTICO DEL FESTIVAL BANDISTICO “A TUBO!” DI CORATO (Bari) GUARDA AL FUTURO DELLE BANDE DA GIRO. -<Necessario il coinvolgimento dei più giovani>.

Il festival “A Tubo!” storia di bande, comunità e sentimento pugliese, con il titolo mutuato da una delle più celebri marce sinfoniche di Ernesto Paolo Abbate, suonata da tutte le bande pugliesi e non, svoltosi a Corato (Ba) in quattro serate applauditissime il 22, 25, 28 agosto e 4 settembre scorsi, ha lanciato un input per gli appassionati del settore bandistico che sono la vera forza propulsiva di una macchina da troppo tempo senza manutenzione. Quando si parla di banda, chi come me è nato in Puglia, pensa solo a una cosa: le bande musicali da giro. Sono nato ad agosto e per me banda significa festa, luci, fuochi d’artificio. Sono anni che faccio fatica ad ascoltare una banda che mi emozioni, tranne pochissime eccezioni, e questa situazione mi ha spinto a dare vita a un vero e proprio festival di bande intese in senso tradizionale.

Caputo con la Banda della Polizia

Da più di dieci anni lavoro stabilmente con la banda della Polizia di Stato e ho sempre sognato di dare voce alle bande pugliesi creando occasioni qualificate e ben organizzate per stabilire un ponte tra quella che era la migliore tradizione ed il futuro. A Corato (Bari), il festival “A Tubo” del quale ho curato la direzione artistica, ha visto alternarsi in quattro serate le bande in senso tradizionale e alcune big band su una cassa armonica di fine ‘800. A questo abbiamo unito tre conversazioni a tema nelle quali si è parlato di vita di banda, di problematiche legate a questo mondo, di progetti futuri, di strategie per superare le difficoltà legate al momento contingente e a una serie infinita di problemi atavici legati alla gestione e alla amministrazione di ensamble di soli fiati. È emerso un quadro abbastanza critico. Ognuno degli ospiti che ci hanno onorato della loro presenza ha espresso la necessità di dare una svolta, per evitare un declino inevitabile del settore che sta subendo una accelerata incredibile negli ultimi tempi. C’è solo una strada percorribile: ridare vita e linfa all’intero comparto. Non certo cercando strade alternative e impennate di modernità a qualcosa che va rivitalizzato si, ma rigorosamente nel solco di una tradizione bicentenaria. La banda va sostenuta, incentivata, trasmessa ai ragazzi coinvolgendoli direttamente in progetti che li vedano protagonisti durante un intero anno scolastico. Solo così quello che era la gloriosa tradizione pugliese potrà tornare a splendere.

Cataldo Caputo


Il tenore Cataldo “Aldo” Caputo

Cataldo Caputo detto Aldo è un tenore di 41 anni. Nato a Trani, fin da giovanissimo si è segnalato come una delle voci più raffinate del panorama tenorile. Si è diplomato al conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari col massimo dei voti e la lode. Ha proseguito gli studi presso l’Università del Salento, facoltà di conservazione dei beni musicali e musicologia. Ha debuttato in teatro nel 2001 al Politeama Greco di Lecce nelle vesti del Conte d’Almaviva ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini. Ha cantato oltre quaranta titoli tra opere ed oratori nei più importanti teatri d’opera in Italia e nel mondo, dalla Scala di Milano all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, dal San Carlo di Napoli, al Massimo di Palermo, dalla Canergie Hall di New York, alla Filarmonica di San Pietroburgo in Russia, dall’Auditorio Nacional di Madrid, al Seoul Art Center, dal teatro Regio di Parma alla Severance Hall di Cleveland, dal Filarmonico di Verona al Petruzzelli di Bari. Dal 2000 collabora con il Ministero degli Esteri. Si è esibito, come ambasciatore della musica colta italiana nelle principali ambasciate e istituti italiani di Cultura. Con la banda della Polizia di Stato, sotto la guida del Maestro Maurizio Billi, ha cantato in eventi di particolare rilevanza come l’anniversario della strage di Capaci, trasmesso in diretta dalla Rai e l’udienza generale per la Questura di Roma da parte di Papa Francesco.

la cassarmonica che ha ospitato il festival bandistico di Corato

 

Cataldo Caputo presenta in cassarmomica i protagonisti del festival bandistico “A Tubo!”

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