SAN SEBASTIANO PATRONO DI RACALE E SALVITELLE. OMAGGIO AL MARTIRE MORTO TRAFITTO DA CENTINAIA DI STRALI PERCHE’ SOSTENEVA LA FEDE CRISTIANA AI TEMPI DI DIOCLEZIANO, IMPERATORE ROMANO CHE ODIAVA PROFONDAMENTE I FEDELI CRISTIANI. A LUI DEDICATO IL POEMA SINFONICO COMPOSTO DA PAOLO ADDESSO CHE SARA’ ESEGUITO A RACALE (Lecce).
Il panorama musicale sinfonico si arricchisce di una nuova opera. In tempi moderni non è frequente vedere composte opere sinfoniche. Nella circostanza un compositore, un noto direttore di grandi complessi bandistici presenterà una nuova e sentita composizione. L’appuntamento è per venerdì 20 Gennaio con un concerto che si terrà a Racale (Lecce)
cittadina con poco più di 10mila abitanti a circa 50 km. dal capoluogo, nel corso dei festeggiamenti patronali religiosi, quelli civili si tengono in primavera. Il concerto sarà eseguito presso la biblioteca comunale, dedicata a San Sebastiano patrono della cittadina salentina.
Per l’occasione sarà eseguito, da un ensemble di musicisti salentini, “San Sebastiano” poema sinfonico originale per banda, composto dal Maestro Paolo Addesso, già direttore del gran concerto bandistico “Schipa D’Ascoli” Città di Lecce e da pochi giorni alla direzione del Gran Concerto Bandistico lirico-sinfonico Città di Fisciano (Salerno). Paolo Addesso è anche docente di strumentazione e composizione per orchestra di fiati al conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. San Sebastiano oltre ad essere il Santo patrono di Racale è anche quello di Salvitelle (Salerno)
minuscolo e ameno centro di 500 anime posto in collina a 600 metri d’altitudine, a 70 km dal capoluogo e al confine con la Basilicata, di cui è originario il Maestro Paolino Addesso che ha accolto con entusiasmo la proposta del concerto per la presentazione del suo poema sinfonico.
Da quattro brevi canti religiosi, che vengono intonati durante i nove giorni che precedono la festa patronale di San Sebastiano a Salvitelle (Salerno), ovvero durante la “novena”, il Maestro Paolo Addesso ha preso spunto per comporre il poema sinfonico dedicato al Santo, un militare romano, alto ufficiale dell’esercito imperiale, nato in Francia a Narbona nell’anno 256 e formatosi a Milano prima di divenire militare a Roma dove morì nel 288. San Sebastiano fu martirizzato dopo essere stato legato a una colonna, contro di lui furono scagliate innumerevoli frecce che lo trafissero in tutto il corpo, per aver sostenuto la fede cristiana. Egli è venerato anche dalla chiesa ortodossa.
Ad ogni canto religioso il Maestro Paolo Addesso, componendo il poema musicale, ha fatto corrispondere un tempo di sinfonia e il poema musicale, quindi, è articolato in quattro movimenti, secondi i canoni della sinfonia classica. Il primo movimento, che consta di 166 misure, nasce dal “responsorio” e consiste in una declamazione, in lingua latina di una voce solista a cui risponde l’assemblea liturgica. L’intero responsorio è formato da dieci battute in tempo Due Quarti. Il Secondo movimento consta di 194 misure e nasce dal canto religioso “A San Sebastiano” formato da 28 battute in tempo Due Quarti. Ecco il testo: -<Salve a te, Sebastiano, nostro Padre, Protettore della Patria, sei sovrano, dei tuoi figli difensor->. Il terzo movimento, che consta di 162 misure, nasce dal canto religioso “A Dio, Sebastiano”, formato da 16 battute in tempo Tre Quarti. Il Testo: -<A Dio, Sebastiano, innalza i tuoi pensieri, che i tuoi nemici feroci,egli vincerà per te>-. Il quarto movimento, che chiude il poema sinfonico composto da Paolo Addesso consta di 224 misure e nasce dal canto religioso “salve o martire”, formato da 38 battute in tempo Due Quarti. Il testo è il seguente: -<Salve, O Martire grande di Dio, che cogliesti una palma immortale, non per l’armi di Roma fatale, ma per Cristo moristi quaggiù. Fosti scudo della Chiesa nascente, desti aiuto ai languenti fratelli, a che valgono frecce e flagelli, a te è dolce il morir per Gesù>-. Il Poema Sinfonico si conclude, quindi, con l’ascesa al cielo di San Sebastiano, dove viene accolto da Gesù. A dirigere il concerto che si terrà a Racale sarà lo stesso compositore Maestro Paolo Addesso, coadiuvato dai professori d’orchestra Dario Spennato e Massimiliano Crespino oltre che da tutti i musicisti dell’ensemble salentino.
Fabrizio Carcagni