CONSENSI E APPLAUSI OVUNQUE. COSI’ IL MAESTRO ABRUZZESE VARCO’ I CONFINI REGIONALI
Eccovi la seconda parte della biografia artistica del Maestro Nicola Centofanti storico direttore di bande in Abruzzo, Campania e Puglia e vero esempio di passione e competenza musicale. Seguirà, a breve, la terza ed ultima parte.
La prima parte della storia del Maestro Nicola Centofanti, altra figura di spessore della musica bandistica del passato, di cui ci stiamo occupando con attenzione e ammirazione, si era chiusa con i grandi successi riportati dal musicista di Lanciano (Ch) quando nel 1951, dopo aver svolto una lunga e impegnativa “gavetta” durata 14 anni, venne chiamato a dirigere la Grande Banda di Chieti forte di ben 75 strumentisti, organico francamente impensabile oggi, e che comunque, all’epoca, si presentava sulle piazze suscitando grande entusiasmo.
Fu una stagione molto ricca di successi ed alla fine fu talmente vasta l’eco degli apprezzamenti ottenuti dal quel poderoso complesso bandistico che Nicola Centofanti a fine stagione ricevette numerose offerte di lavoro. In quel periodo si era trasferito definitivamente a Pescara, nella storica residenza di via Puccini, 3, dove fissò la sede dello “Studio Musicale Maestro Nicola Centofanti”
e agli inizi del 1952, dopo varie proposte ricevute, non seppe resistere al richiamo della Puglia, terra di grandi e storiche bande musicali, perciò, firmò il contratto con il quale assumeva l’incarico di direttore della banda “Saverio Mercadante” di Carovigno (Brindisi). Nella cittadina del Nord Salento posta ai confini con le province di Bari e Taranto Centofanti ebbe una magnifica accoglienza e rimase alla guida della banda brindisina per ben 6 stagioni.
Furono anni di grande impegno ma anche di grosse soddisfazioni. A Carovigno ha dedicato la marcia sinfonica “Carbinia” che, con ogni probabilità, trae il nome dal toponimo storico di Carovigno, l’antica Carbinia, appunto.
Dopo sei anni assai ricchi di affermazioni con il complesso pugliese, il primo da lui diretto fuori Abruzzo, per la stagione 1958 il Maestro Centofanti torna nella sua regione a dirigere la banda di Casalincontrada (Ch) Comune di tremila anime, ma con buona tradizione musicale, alle porte del capoluogo teatino da cui dista 10 km. Gli organizzatori della banda abruzzese riuscirono a trattenere sul podio Nicola Centofanti sino alla stagione 1960.
Nel 1961, invece, per il Maestro di Lanciano, ormai pescarese d’adozione, tornarono i richiami delle sirene pugliesi. Centofanti firmò, infatti, il contratto della durata di due stagioni con la banda di Martina Franca (Ta). Anche con il complesso della città simbolo della Valle d’Itria per Centofanti ci furono grandi applausi in ogni piazza in cui si esibiva.
Terminato il legame con la formazione bandistica martinese per Centofanti maturò, quindi, il ritorno nella sua città natale: Lanciano. Nel 1963, così, lo ritroviamo sul podio del complesso lancianese che si tenne poi stretto il Maestro per altre quattro stagioni artistiche. La “collezione” di bande pugliesi dirette da Centofanti proseguì, quindi, nel 1968. La Puglia, la sua tradizione, la sua storia e la professionalità dei suoi numerosi complessi bandistici continuarono ad esercitare grande fascino su Centofanti che approdò a Castellana Grotte (Bari) per dirigere una banda fondata nel 1852 e che in passato era stata diretta pure da Giuseppe Piantoni. Anche per la stagione successiva, poi, il Maestro Centofanti, restò a dirigere il complesso barese.
Il 1970 rappresenta, quindi, una data storica per Nicola Centofanti. Dopo 33 anni di esperienza di direzione di banda, in piena maturità, all’età di 57 anni, sale sul podio della banda di Conversano (Bari), altro storico complesso pugliese , che porta il nome dell’indimenticato Maestro Giuseppe Piantoni, in una piazza di grandi ed esigenti cultori di musica bandistica che oggi conta ben due complessi bandistici di primo livello. Per Centofanti e per il suo nuovo complesso furono, così, altre quattro stagioni indimenticabili costellate da innumerevoli riconoscimenti. L’esperienza conversanese si chiuse nel 1973 e così nel 1974 Nicola Centofanti riprende la via di Lanciano, città natale che lo accoglie sempre a braccia aperte, dove torna a dirigere, dopo 7 anni, una banda che per lui è quasi una seconda pelle.
Fabrizio Carcagni
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