La sesta commissione consiliare della Regione Puglia, presieduta dal consigliere regionale Donato Metallo, la scorsa settimana, ha approvato all’unanimità la proposta di Legge per la valorizzazione, promozione e sostegno della cultura bandistica pugliese, andando a modificare la Legge quadro regionale n.7 del 2013 sulla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della Puglia. Attraverso questa proposta di modifiche, sottoscritta da numerosi altri consiglieri, si è voluto dare organicità e struttura al concetto di patrimonio immateriale culturale e fornire una disciplina nel campo delle bande musicali della tradizione pugliese, come fenomeno distintivo del territorio meridionale e in particolare della Puglia.
Con specifico riferimento alla valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato dalle bande, la proposta di legge prevede contributi per le attività delle stesse, per la catalogazione e digitalizzazione di spartiti e documenti relativi alla produzione musicale storica delle bande pugliesi e per la realizzazione di un museo diffuso e integrato. Sarà disposta, quindi, una dotazione finanziaria di 500 mila euro l’anno per il prossimo triennio, per un ammontare totale di 1,5 milioni di euro.
-<Sono davvero felice dell’entusiasmo unanime che si è creato attorno a questa Legge – dichiara il consigliere regionale Donato Metallo – per la costruzione di questa proposta, partita da un protocollo siglato nel 2019, ho voluto creare un processo davvero ampio, che partisse innanzitutto dai territori, dai tanti professionisti della musica, dai diversi sindaci interessati, dai Maestri direttori, concertatori e dagli organizzatori di festival e raduni bandistici. Ho incontrato in lungo e in largo in tutta la Puglia, e in particolare nel mio Salento – prosegue Donato Metallo – le tante voci che hanno composto gli articoli della proposta di legge. In ogni parola ci sono le loro istanze, i loro sogni e i loro bisogni.
Ci siamo confrontati a lungo con il Dipartimento Cultura della Regione Puglia e col suo direttore Aldo Patruno che ringrazio, con la Consigliera delegata Grazia Di Bari che ha seguito passo dopo passo tutto l’iter. Con questa Legge abbiamo voluto dire con ancora più convinzione che la tradizione bandistica pugliese è parte fondamentale dell’identità, del patrimonio culturale, professionale e sociale della nostra regione. La banda è arte democratica, che non vede differenza tra il figlio del contadino e quello del medico, tutti potevano e ancora potranno imparare la musica dai Maestri dei paesi. È una proposta di Legge – conclude Metallo – che promuove il recupero, la digitalizzazione e la valorizzazione delle partiture bandistiche, istituisce il Museo diffuso della Banda, sostiene gli eventi di promozione, e concretamente il lavoro delle bande della tradizione, attraverso un investimento per l’acquisto di strumenti, per gli spostamenti, per la formazione”.
Durante i lavori della commissione sono stati emendati alcuni punti della proposta originaria, come ad esempio, la dicitura “bande da giro”, è diventata “bande della tradizione pugliese”, al fine di includere tutte le 117 bande musicali presenti nel territorio regionale pugliese, in considerazione del fatto che non sono tutte formulate come bande da giro. Approvato anche l’emendamento con cui è stato incrementato il repertorio musicale della banda, inteso come trascrizioni di antologie operistiche, sinfonie, marce sinfoniche e musiche religiose, eseguite in forma itinerante soprattutto in occasione delle feste patronali e processioni collegate ai riti della Settimana Santa.
Il prossimo passo, quindi, sarà la calendarizzazione e discussione dell’argomento in Consiglio Regionale, dove la proposta potrebbe diventare presto Legge.
Mimmo Quarta