A Mola Di Bari in un convegno organizzato dalla Federazione dei complessi e delle attività musicali amatoriali e artistiche “NuovAssomusica”, sezione Puglia, sono stati analizzati vari aspetti di questa questione. In Italia ci sono circa 4660 bande musicali, 3500 gruppi corali, 2500 cori scolastici, 3000 cori parrocchiali e 750 gruppi folkloristici, stiamo parlando, insomma, di oltre trecentomila persone, un vero e proprio esercito musicale, che riveste un ruolo fondamentale nella nostra società poichè depositario di cultura popolare, di tradizioni e soprattutto rappresenta un validissimo strumento di aggregazione tra giovani e meno giovani oltre ad essere un potenziale “vivaio” per i Conservatori di musica. Occorre promuovere e valorizzare questo settore della musica popolare ed amatoriale, lo si dice da tempo, un patrimonio artistico e culturale italiano, che, dopo un periodo di fermo a causa della pandemia ha ripreso il suo vigore. Circa un mese fa è stato presentato al Senato, su sollecitazione della Federazione Italiana NuovAssomusica, un Disegno di Legge, ad iniziativa del senatore romano Francesco Giro,
condiviso da senatori di tutti gli schieramenti politici, con l’obiettivo di salvaguardare, promuovere e valorizzare, come patrimonio dell’intera comunità nazionale, forme di espressione musicali nonché forme di creatività ancorate alle nostre tradizioni culturali. Di questi temi si è anche parlato durante un convegno che si è tenuto nella sala conferenza di Palazzo Roberti a Mola Di Bari, organizzato dal gruppo musicale di bassa musica “U Tammorr D’Maul” (il tamburo di Mola), da NuovAssomusica Puglia, entrambe presiedute dal Maestro Francesco Furio.
Ha introdotto i lavori l’avvocato e giornalista Donato Sciannameo,
moderatore del convegno e presidente onorario dell’associazione musicale “U Tammorr d’Maul”.
Sciannameo ha ribadito l’importanza dell’attività musicale nei Comuni, in particolar modo in quelli che vantano una tradizione musicale come quello di Mola Di Bari, rappresentata dalla caratteristica e pluripremiata “Bassa Musica” e dal gran Concerto Bandistico “Città di Mola”, che, di recente si sta facendo apprezzare per il vasto repertorio musicale che attrae anche le generazioni più giovani. Il presidente nazionale di NuovAssomusica, professor Antonio Corsi sindaco di Sgurgola, Comune di 2500 anime in provincia di Frosinone,
ha sottolineato l’importanza delle bande musicali e delle associazioni musicali. -<Esse portano la musica – ha detto Corsi – in ogni angolo d’Italia. Fermano per un attimo la società distratta dai tanti problemi quotidiani, e così riescono a far vivere momenti inconsueti e inattesi di gioia, divenendo esse stesse sinonimi di festa e nel contempo rappresentano il loro Comune durante le esibizioni in altri Comuni d’Italia e all’Estero>-. Soffermandosi sulla questione della Riforma del Terzo Settore, Antonio Corsi ha poi ribadito: -<Le associazioni musicali non possono diventare associazioni di promozione sociale con l’attivazione di una serie di incombenze, per cui NuovAssomusica ne discute a livello nazionale, affinchè queste associazioni siano paragonate alle associazioni sportive dilettantistiche, così come per altro prevede il disegno di legge presentato al Senato. Il prossimo 21 giugno, giorno in cui si celebra la Festa Europea della Musica, si terrà una manifestazione nella biblioteca del Senato. E’ un’occasione per richiamare ancora una volta l’attenzione del mondo politico ed istituzionale sulla necessità di tutelare il patrimonio musicale della nostra Nazione>. Presenti al simposio anche il M° Pasquale Aiezza,
compositore, direttore di complessi bandistici e musicista, cofondatore di NuovAssomusica, il sindaco di Acquaviva delle Fonti (Bari), Davide Carlucci,
che ha voluto sottolineare la tradizione bandistica di Acquaviva, che risale al 1780. Nella piazza principale del centro barese è presente una cassamornica in muratura a conferma dell’antica tradizione bandistica.
A conclusione del convegno non son mancate le emozioni grazie alla presenza di Vito Sciddurlo, componente molto giovane ai tempi della banda di Mola del 1950, oggi unico “superstite” di quell’organico.
L’anziano musicista ha raccontato aneddoti e circostanze dei tempi in cui la banda era presente in ogni evento, concludendo -<Dove c’è la banda c’è festa, c’è gioia, perchè dove c’è musica c’è vita>-.
Mimmo Quarta