IN QUESTI GIORNI AD ADELFIA (Bari) PER LA FESTA DI SAN TRIFONE SI FIRMANO ANCHE I CONTRATTI CON LE BANDE PER LE FESTE DEL 2022
Si può definire la regina delle feste patronali pugliesi, quella che ogni anno ad Adelfia, a novembre, nel quartiere Montrone si tiene in onore del patrono San Trifone.
Un’insieme di tradizioni, folklore, arti pirotecniche e spettacoli musicali, fanno da cornice ad un evento così culturalmente radicato, che attrae ogni anno migliaia di pellegrini, curiosi, comitati festa, appassionati di bande, fuochi d’artificio e luminarie provenienti non solo dalla Puglia, ma da ogni parte d’Italia e dall’estero. Ad Adelfia, popoloso centro di oltre 16mila abitanti alle porte di Bari, di questo periodo, durante la festa di San Trifone, si chiudono anche contratti e si presentano i programmi di tante bande. San Trifone è un Santo di origine greca, nato a Lampsaco, in Misia, nel 232
e morto a soli 18 anni a causa del martirio subìto per le persecuzioni cristiane indette dall’Imperatore romano Decio. Fu decapitato a Nicea, in Macedonia. La sua testa e parte del suo corpo si venerano, invece, a Kotor in Montenegro nella cattedrale ad egli dedicata.
Il culto per San Trifone ad Adelfia non ha origini ben definite. Molto probabilmente è intorno alla seconda metà del ‘600, dopo un’epidemia di colera, che il popolo adelfiese ha cominciato a venerare con fervore questo Santo, anche se, sulla base di altre correnti di pensiero, è piuttosto credibile che tale culto fosse già diffuso tra i primi abitanti di Montrone, oggi Adelfia, che la popolarono intorno all’anno 1000. Nel 2021 i festeggiamenti per San Trifone segnano la ripresa dopo l’esperienza di fermo causa Covid-19. Hanno preso inizio il 30 Ottobre, e si potrarranno sino al 21 Novembre, giorno in cui il simulacro del Santo di origine greca verrà riposto nell’apposita nicchia all’interno della Chiesa di San Nicola.
Ma è proprio in questi giorni, dall’8 all’11 Novembre, che la festa entra nel vivo: in particolare il 10 Novembre, giorno di San Trifone, il tradizionale “colpo a cannone”, sparo secco di mortaio alle 4 del mattino, esploso dagli artificieri locali, darà il via a quello che, oltre ad essere un importante evento religioso, può senza dubbio definirsi un’enorme vetrina per bande, pirotecnici, luminaristi e tutto ciò che ruota intorno al marketing delle feste patronali.
La festa di San Trifone rappresenta di fatto il passaggio tra la vecchia e la nuova stagione artistica delle bande. Maestri, direttori artistici, capibanda e non solo, si apprestano a raggiungere Adelfia sin dalle prime ore del mattino, per poter allestire per tempo i propri stand, decorandoli con manifesti, brochure e volantini della stagione che sta per arrivare. Un vero e proprio “mercato”, nel senso più strettamente commerciale del termine, della banda, dove i rappresentanti dei comitati feste di ogni paese hanno la possibilità di conoscere le varie offerte proposte dalle singole organizzazioni musicali, e anche di firmare il contratto con le bande scelte per ogni singola festa.
Ad Adelfia ad esibirsi in cassarmonica quest’anno ci saranno, il 9 novembre la banda “G. Puccini” di Noci (Bari) diretta dalla Maestra Dominga Damato, il 10 novembre sarà la volta della “G. Piantoni” Città di Conversano (Bari) diretta dalla Maestra Susanna Pescetti e l’11 novembre in cassarmonica ci sarà la banda Città di Ailano (Caserta) diretta dal Maestro Giovanni Minafra. Durante la lunga festa suoneranno anche la banda G. Verdi di Sannicandro Di Bari diretta da Vito Vernì, la banda Bassa Musica Città di Adelfia e la banda “M. Lufrano” Città di Triggiano (Bari) diretta da Davide Abbinante. Sette saranno invece gli artificieri, quattro campani e tre pugliesi impegnati negli spari pirotecnici. Mancherà purtroppo, causa restrizioni anti-Covid, la tradizionale e suggestiva processione con la statua di San Trifone per le vie cittadine seguita dai bambini del paese vestiti tutti con abiti raffiguranti il Santo patrono.
Gabriele Carriero