IN ITALIA E NEL MONDO SI FESTEGGIA IN MUSICA LA PATRONA DEI MUSICISTI
Lunedì 22 novembre tutti i musicisti sono in festa per Santa Cecilia la patrona della musica. La ricorrenza viene celebrata in tutt’Italia con manifestazioni che da Canicattì a Bolzano richiamano pubblico e appassionati. Anche all’estero, inoltre, in Francia, in America Latina, in Europa si fanno celebrazioni importanti. In Italia Santa Cecilia è anche patrona di Acquasparta (Terni), Pradamano (Udine), Caresanablot (Vercelli), Escolca (Sud Sardegna).
Cecilia fu una nobile romana, vergine e martire del secondo secolo convertitasi al cristianesimo. Oltre che patrona della musica è anche protettrice dei cantanti e degli strumentisti. Il 22 novembre la sua festa viene celebrata pure dagli ortodossi. Santa Cecilia è una delle sette sante citate nella preghiera eucaristica del messale cristiano romano. La basilica romana di Santa Cecilia in Trastevere è la Chiesa più importante dedicata alla Santa che viene raffigurata con strumenti e spartiti.
La basilica si presume sia sorta sui ruderi della casa in cui visse. Raffaello Sanzio in un famoso dipinto l’ha effigiata in estasi in compagnia dei Santi Paolo, Giovanni evangelista, Agostino e Maddalena.
In suo onore, alla fine del XIX° secolo è partito un movimento di riforma della musica sacra, detto Cecilianismo. Cecilia, nata da una nobile famiglia romana sposò il nobile Valeriano. Si narra che il giorno del matrimonio nella casa di Cecilia risuonassero organi e lieti canti ai quali la vergine, accompagnandosi, cantava nel suo cuore: -<conserva o Signore immacolati il mio cuore e il mio corpo, affinché non resti confusa>-. Da questo particolare sarebbe stato tratto il vanto di protettrice dei musicisti. Quando fu sola con Valeriano Cecilia gli disse: -<Sappi che io sono cristiana e già da molto tempo ho consacrato a Gesù tutto il mio cuore. Egli solo è il mio sposo e tu devi rispettare il mio corpo perché io ho sempre vicino a me un Angelo di Dio che mi custodisce e mi difende>.
Confidato allo sposo il suo voto nella prima notte di nozze ricevette il battesimo per mano del pontefice Urbano I. Dopo il battesimo Valeriano vide Cecilia assorta in preghiera con un giovinetto che altro non era se non il suo angelo custode. A quel punto Valeriano chiese prova della natura angelica a quel giovane e questi in risposta fece apparire due corone di fiori e le pose sul capo dei due sposi.
Valeriano in seguito subì il martirio tramite decapitazione perchè si dedicò alla sepoltura dei cristiani. Anche Cecilia subì quindi il martirio, per asfissia mediante bruciatura, perchè convertitasi al cristianesimo. Durante l’esecuzione, però, cantò lodi a Dio e la morte non sopraggiunse. La sua pena fu quindi convertita in decapitazione. La leggenda narra che Papa Urbano I, che era stato testimone del martirio, seppellì il corpo di Cecilia tra quelli dei vescovi e consacrò la sua casa trasformandola in una chiesa. In musica tra i tanti omaggi alla Santa patrona vi è l’Inno a Santa Cecilia di Benjamin Britten,
un Inno per santa Cecilia di Herbert Howells, la Missa Sanctae Ceciliae di Joseph Haydn, una messa di Alessandro Scarlatti,
la “Messe Solennelle” de Sainte Cécile di Charles Gounod,
Hail, bright Cecilia! di Henry Purcell e l’Azione sacra in tre episodi e quattro quadri di Licinio Refice, su libretto di Emidio Mucci, Cecilia (1934), Cantata a Santa Cecilia (1998) di Frederik Magle, e Cecilia, vergine romana cantata di Arvo Pärt. Il cantautore romano Antonello Venditti
ha dedicato alla Santa la canzone Cecilia nel suo album “Unica” del 2011. Il 23 novembre 2015 la rock band americana Foo Fighters ha pubblicato un mini Ep intitolato Saint Cecilia. Il Maestro salentino Maurizio Cancelli,
invece, ha composto una bella marcia sinfonica per banda intitolata appunto Santa Cecilia, marcia che è già da alcuni anni in repertorio a numerose bande da giro italiane. Molti complessi bandistici, associazioni musicali, accademie musicali e conservatori sono stati intotolati a Santa Cecilia come pure teatri e auditorium. Il più importante è quello del parco della musica di Roma.
Fabrizio Carcagni